Integrazione dell’accordo sociale

Integrazione dell’accordo sociale

Inserimento del protocollo sulla politica sociale (v.) nelle disposizioni del trattato.
Nonostante disposizioni sulla politica sociale fossero previste già nel Trattato di Roma, lo sviluppo decisivo del dialogo tra le parti sociali a livello europeo (v. Dialogo sociale) è avvenuto con la stipula del Trattato di Maastricht (v.). La decisione di ampliare la dimensione sociale della Comunità, estendendo le sue competenze anche a settori fino ad allora esclusi, incontrò la netta opposizione del Regno Unito.
Si pensò allora di ricorrere ad uno stratagemma, anche detto “pasticcio” giuridico: il Trattato CE rimase sostanzialmente immutato per quanto riguarda gli articoli sulle disposizioni sociali, ma ad esso fu aggiunto un accordo sulla politica sociale sottoscritto da 11 Stati (con esclusione del Regno Unito).
Questa anomalia è stata superata soltanto con il Trattato di Amsterdam (v.), dal momento che il Regno Unito (nel frattempo passato da un governo conservatore ad uno laburista) ha accettato di aderire pienamente alle politiche comunitarie in questo settore.
Il contenuto dell’accordo sulla politica sociale è stato pertanto trasfuso nei nuovi articoli da 136 a 145 ed è stato contestualmente abrogato il protocollo n. 14 allegato al Trattato sull’Unione che conteneva, appunto, le disposizioni adottate a Maastricht.